giovedì 18 dicembre 2008

natale




Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una cosa
posata
in un angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare


Giuseppe Ungaretti
Napoli, il 26 dicembre 1916

domenica 7 dicembre 2008

cigola la carrucola




Cigola la carrucola del pozzo
l'acqua sale alla luce e vi si fonde.
Trema un ricordo nel ricolmo secchio,
nel puro cerchio un'immagine ride.
Accosto il volto a evanescenti labbri:
si deforma il passato, si fa vecchio,
appartiene ad un altro...


Ah che già stride
la ruota, ti ridona all'atro fondo,
visione, una distanza ci divide.


Eugenio Montale

martedì 2 settembre 2008

paesaggio estivo


Lucertola sul muro....
Fonte secca.
Cardo bruciato,
cenere,vetro affumato,
rosolaccio sullo stelo lanoso.....
Scorre una stella....
Il grillo canta occulto.
E l'arboreta mormora
una frase,
una sola:
Poi ritorna
a restarsi in silenzio.
Lucciola o brina?
Arrota la cicala
il silenzio....
Tra i fusti del giardino,
percepiamo
verde anch'essa-
la vipera.

A.Machado

martedì 17 giugno 2008

felice chi...


Felice chi con ali vigorose,
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita,
si eleva verso campi sereni e luminosi!
Felice chi lancia i pensieri come allodole
in libero volo verso i cieli nel mattino!
Felice chi, semplice, si libra sulla vita e intende
il linguaggio dei fiori e delle cose mute!



Baudelaire



sabato 14 giugno 2008

già la pioggia è con noi



Già la pioggia è con noi,
scuote l’aria silenziosa.
Le rondini sfiorano le acque spente
presso i laghetti lombardi,
volano come gabbiani sui piccoli pesci;
il fieno odora oltre i recinti degli orti.
Ancora un anno è bruciato,
senza un lamento, senza un grido
levato a vincere d’improvviso un giorno.

Salvatore Quasimodo



mercoledì 28 maggio 2008

meriggiare pallido e assorto





Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d' orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch' ora si rompono ed ora s' intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com' é tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia
.

Eugenio Montale




lunedì 26 maggio 2008

sera d'aprile




Batte la luna soavemente
di là dei vetri
sul mio vaso di primule:
senza vederla la penso
come una grande primula anch'essa
stupita
sola
nel prato azzurro del cielo.
Antonia Pozzi




bellezze


Il campo di frumento è così bello
solo perché ci sono dentro
i fiori di papavero e di veccia;
ed il tuo volto pallido
perché è tirato un poco indietro
dal peso della lunga treccia.
Corrado Govoni


martedì 20 maggio 2008

solitudine

(foto di Sergio Circassia)






Ha una sua solitudine lo spazio,
solitudine il mare
e solitudine la morte - eppure
tutte queste son folla
in confronto a quel punto più profondo,
segretezza polare,
che è un’anima al cospetto di se stessa:
infinità finita.


Emily Dickinson






venerdì 16 maggio 2008

felicità raggiunta


Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

sabato 3 maggio 2008

io che sono cicala




Io che sono cicala
per te canto.
Per te canto
che stai zitta,
sola in ombra
nella casa grande.

Si addice al mio verso

Si addice al mio verso
l'andamento leggiero
e l'odore bruciato
del fuggiasco.

Si addice il vento caldo
che fa spuntare
astri all'aglio
nella fornace di sabbia.

Nasce per la rabbia
lo spinoso cardo
e la capra consola
col suo fiore.


Raffaele Carrieri


Canzone primaverile





Escono allegri i bambini
dalla scuola,
lanciando nell'aria tiepida
d'aprile, tenere canzoni.
Quanta allegria nel profondo
silenzio della stradina!
Un silenzio fatto a pezzi
da risa d'argento nuovo.

Federico Garcia Lorca


giovedì 1 maggio 2008

gabbiani



Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo. La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

Vincenzo Cardarelli

sabato 26 aprile 2008

pensiero d'aprile




Eppure è bella, anima mia, la vita:
non fosse che pei giorni in cui le foglie giocano
a quale per la prima spunti sui rami;
e tu le vedi, così tenere e trasparenti,
che ti s'apron l'ali nel rimirarle.
Come puoi del mondo tante cose sapere,
e non sapere come fa la fogliuzza
a tornar verde entro la scorza,
ad affacciarsi, e tutta nova
ridere al sol che la richiama?
La strada lunga che t'importa,
e l'essere strappata alla speranza
che più cara ti fu, tradita
da chi più fedele credesti,
se goder sempre t'è dato di questa gioia?
E tu la sai ben certa nel giusto tempo:
chè non fu mai l'anno senza vicenda
di stagioni, e mai fu senza fronda
il giovinetto aprile.

Ada Negri


tempo



Mentre tu dormi
le stagioni passano
sulla montagna.
La neve in alto
struggendosi dà vita
al vento:
dietro la casa il prato parla,
la luce
beve orme di pioggia sui sentieri.
Mentre tu dormi
anni di sole passano
fra le cime dei larici
e le nubi.

Io posso cogliere i mughetti
mentre tu dormi
perché so dove crescono.
E la mia vera casa
con le sue porte e le sue pietre
sia lontana,
né io più la ritrovi,
ma vada errando
pei boschi
eternamente –
mentre tu dormi
ed i mughetti crescono
senza tregua.

Antonia Pozzi
(28 maggio 1935)


domenica 9 marzo 2008

cardarelli e la primavera



(foto di Sergio Circassia)






Oggi la primavera
è un vino effervescente.
Spumeggia il primo verde
sui grandi olmi fioriti a ciuffi:
Verdi persiane squillano
su rosse facciate
che il chiaro allegro vento
di marzo pulisce:
Tutto è color di prato.
Anche l'edera è illusa,
la borraccina è più verde
sui vecchi tronchi immemori
che non hanno stagione.
Scossa da un fiato immenso
la città vive un giorno
d'umori campestri.
Ebbra la primavera
corre nel sangue.


Il bosco di primavera
ha un'anima, una voce.
E' il canto del cucù,
pieno d'aria,
che pare soffiato in un flauto
.


Di giorno in giorno avanza
l'irrompente stagione.
Gli alberi che vedemmo lungo il fiume
tutto un inverno nudi
hanno le foglie nuove e i tronchi neri.
Una vita incredibile e segreta
scorre in quei fusti umidi e adorni
di si tenera chioma.




venerdì 25 gennaio 2008

fiori di loto




Un boschetto di meli:
sugli altari bruciano incensi.
Mormora fresca l'acqua
tra i rami tacitamente,
tutto il mondo è ombrato di rose.
Stormiscono le fronde
e ne discende
un molle sonno
e di fiori di loto
come a festa
fiorito è il prato,
esalano gli aneti
sapore di miele.

Saffo