giovedì 16 agosto 2007

il giardino... e le lucciole



Presto tutto il giardino formicolerà di lucciole
piccoli lampi di magnesio per fare la fotografia
ai volti ipnotici e medianici dei fiori.
È notte: fa fresco:
cadono le prime gocce di stelle:
si rientra.
Corrado Govoni


E s'accendono allegre come stelle
nella notte già estiva le lucciole,
inseguono il miracolo i bambini
nella piana del lago di Burano.
E non sanno perché oggi spegnere
si devono se incolumi da secoli
quei guizzi tremuli di luci vere
al buio tra le maggesi e i fossi.
Rino Passicato


Vorrei tornare al prato
delle lucciole per avere
nelle mani la vertigine
di quei bizzarri giorni;
le preoccupazioni inghiottite
nelle bocche dei grilli,
le malegrazie chiuse nelle tasche
del futuro, i pianti smarriti
nella penombra della sera.

Gabriella Sica



sabato 11 agosto 2007

questa sera la luna...




Questa sera la luna sogna più languidamente;
come una bella donna che su tanti cuscini
con mano distratta e leggera prima d'addormirsi
carezza il contorno dei seni,
e sul dorso lucido di molli valanghe morente,
si abbandona a lunghi smarrimenti,
girando gli occhi sulle visioni bianche che salgono
nell'azzurro come fiori in boccio.
Quando, nel suo languore ozioso,
ella lascia cadere su questa terra una lagrima
furtiva, un pio poeta, odiatore del sonno,
accoglie nel cavo della mano questa pallida lagrima
dai riflessi iridati come un frammento d'opale,
e la nasconde nel suo cuore agli sguardi del sole.

Baudelaire


il vento





Come un lupo è il vento
che cala dai monti al piano,
corica nei campi il grano
ovunque passa è sgomento.
Fischia nei mattini chiari
illuminando case e orizzonti,
sconvolge l’acqua nelle fonti
caccia gli uomini ai ripari.
Poi, stanco s’addormenta e uno stupore
prende le cose, come dopo l’amore.
Attilio Bertolucci



Risveglio del vento
Nel colmo della notte, a volte accade
che si risvegli, come un bimbo, il vento.
Solo, pian piano, vien per il sentiero,
penetra nel villaggio addormentato.
Striscia guardingo sino alla fontana,
poi si sofferma, tacito in ascolto.
Pallide stan tutte le case intorno;
tutte le querce mute.
Rainer Maria Rilke




Quanto solitario deve sentirsi il vento di notte
quando la gente spegne le lucie tutto ciò che ha un tetto
spranga le imposte e sta dentro.
Quanto vanitoso deve sentirsi il vento alla mezza
passeggiando con musiche scorporate
correggendo gli errori del cielo
e chiarificando il paesaggio.
Quanto forte deve sentirsi il vento di mattina
accampandosi su mille aurore
sposandole e ripudiandole tutte
poi innalzandosi al suo tempio sovrano.
Emily Dickinson



E io ho il vento nel cuore
e con la tempesta corro nei cieli carichi di pioggia;
salgo e scendo, sfreccio rapido fra le fole
che si intrecciano in mille gorghi e spirali.
E io ho il sole nel cuore,
e con raggi sinuosi mi lascio scivolare fino a terra;
m'immergo nella calda luce e sprofondo nel culmine del volto sorridente
dove la dolce carezza m'acquieta.
E io ho la pioggia nel cuore,
e con gli scrosci divento acqua ridente;
cado quand'essa cade e in rivoli m'addentro nei meandri oscuri,
fra le pieghe di Madre Terra.
E io ho la terra nel cuore,
profumata pelle di chicchi di roccia;
sono pietra dura e sabbia fine,
zolla fertile ed erba tenera
e con risa di frane corro lungo le montagne.
E io sono aria nel cuore,
e sono fuoco nel cuore;
sono acqua,
e sono terra nel cuore.
Tail na Bridè - Eryr Nemeton


venerdì 10 agosto 2007

è una tale bellezza nel mondo



E' una tale bellezza nel mondo
e non ne sei mai sazio
e lei ti serba fedeltà
e tu la scorgi sempre nuova:
la vista di creste alpine,
nel mare verde vie dentro al silenzio,
un ruscello che salta sulle rocce,
un uccello che canta nel buio,
un bambino che ride ancora nel sogno,
un brillare di stelle di notte d'inverno,
un rosso tramonto su un limpido lago
in corona di pascoli e neve ghiacciata,
un canto carpito a una siepe per via,
un saluto scambiato ai viandanti,
un pensiero all'infanzia,
un tenero e desto perenne dolore,
che di notte grazie alla pena
ti allarga il cuore fattosi stretto
e oltre le stelle pallide e belle
ti crea un regno remoto di nostalgie.


Hermann Hesse




martedì 7 agosto 2007

tetti



Alla sera, sui tegoli rossi,
a due a due come suore,
fanno la loro scalza passeggiata
le colombe, soffuse di pallore;
mentre sopra i leggii degli abbaini
i gatti scorticano l’acrobatica
musica delle stelle
con i loro epilettici violini.


Corrado Govoni



domenica 5 agosto 2007

agosto

AGOSTO
Controluce a un tramonto
di pesca e zucchero.
E il sole all'interno del vespro,
come il nocciolo in un frutto.
La pannocchia serba intatto
il suo riso giallo e duro.
Agosto.
I bambini mangiano
pane scuro e saporita luna.
Federico Garcia Lorca

giovedì 2 agosto 2007

il gelsomino notturno

(foto Luciana Bartolini)



E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.

Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.

Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.

Un'ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.

Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento . . .

È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.


Giovanni Pascoli







mercoledì 1 agosto 2007

immagine luminosa



Eri dritta e felice
sulla porta che il vento
apriva alla campagna.
Intrisa di luce
stavi ferma nel giorno,
al tempo delle vespe d'oro
quando al sambuco
si fanno dolci le midolla.
Allora s'andava scalzi
per i fossi, si misurava l'ardore
del sole dalle impronte
lasciate sui sassi.
Leonardo Sinisgalli

l'attesa




Aspettami e io tornerò
Ma aspettami con tutte le tue forze
Aspettami quando le gialle piogge
Ti ispirano tristezza
Aspettami quando infuria la tormenta
Aspettami quando più non si aspettano gli altri
Aspettami quando da luoghi lontani
Non giungeranno le mie lettere
Aspettami quando ne avranno abbastanza
Tutti quelli che aspettano con te
Credano pure mio figlio e mia madre
Che io non sono più
Gli amici si stanchino di aspettare
E stretti attorno al fuoco
Bevano vino amaro …
Non t’affrettare a bere insieme a loro
Aspettami e io tornerò
Ad onta di tutte le morti
Chi non aspettò non può capire
Come tu mi abbia salvato
In mezzo al fuoco con la tua attesa
Solo noi due conosceremo
Come io sia sopravvissuto:
Tu hai saputo aspettare, semplicemente
come nessun altro.

A. Konctantin Simonov




un piccolo bocciolo di rosa



Era un piccolo bocciolo di rosa,
rotondo come una sfera di cristallo.
Timidamente dischiuse i petali
nascosti nella tosa muscosa.
E dolce fu il profumo, delicato ed aromatico,
che esalò dal cuore suo invisibile.


Emily Brontè (1818-1848)

eternità




Per sempre me ne andrò per questi lidi
tra la sabbia e la schiuma del mare.
L’alta marea cancellerà le mie impronte
e il vento disperderà la schiuma
ma il mare e la spiaggia dureranno in eterno.


Gibran Kahlil Gibran