venerdì 22 aprile 2011

NELLA NEBBIA



E' strano, vagare nella nebbia!
Solitario è ogni cespuglio e pietra,
nessun albero vede gli altri,
ognuno è solo.

Pieno di amici mi era il mondo,
quando la mia vita era ancora luminosa,
ora che la nebbia cala,
nessuno si vede più.

Veramente, non è saggio
chiunque non conosca il buio,
che piano e inesorabilmente
da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è solitudine.
Nessuno conosce gli altri,
ognuno è solo.


(Hermann Hesse,
traduzione di Renzo Montagnoli)

domenica 9 maggio 2010

IL POETA



Picasso, Il Poeta



Il poeta è un pittore
che dipinge con i versi,
la sua musa è questa vita,
nei suoi volti più diversi.

Il poeta è uno scultore
che cesella un'emozione
e la plasma e le dà forma
con il cuore e la ragione.

Il poeta è un musicista
che sa usare più strumenti,
le sue note son parole,
e gli accordi, i suoi tormenti.

Il poeta è un architetto
che dà forma ad un pensiero
e, se ha l'ispirazione,
può dar forma ad un mistero.

Il poeta è quell'artista
che ogni arte in sé confonde,
se il suo cuore è come il mare...
i suoi versi sono l'onde..



(Franco Callegaro)

domenica 7 marzo 2010

ottomarzo


Giallo come il fiore
della mimosa
profumato di gioia
quando si colora
ai primi di marzo.
Giallo come la luce
del sole
splendente nell'alto cielo
che infonde calore
movimento e forza vitale.
Giallo come il sogno
della donna
coltivato nel tempo
di liberarsi dalle catene
di una cultura opprimente.
maria luisa

domenica 27 dicembre 2009

natale








E' Natale ogni volta che sorridi
a un fratello e gli tendi la mano.


E' Natale ogni volta che rimani
in silenzio per ascoltare l'altro.


E ' Natale ogni volta che non accetti
quei principi che relegano gli oppressi
ai margini della società.


E' Natale ogni volta che speri con quelli
che disperano nella povertà fisica e spirituale.


E' Natale ogni volta che riconosci
con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.

E' Natale ogni volta che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.






(Mader Teresa di Calcutta)

sabato 22 agosto 2009

LUCCIOLE VAGABONDE

Renè Magritte



Lucciole vagabonde
illuminano i campi di grano
Danzano tra siepi e arbusti
Brillano lungo le strade
tra campagna e collina.

Nelle calde notti estive
il buio ti diventa amico
e ti porta una rara gioia
nel vedere quelle piccole
luci ballerine accendersi
tra ombre e penombre.




mariselene

sabato 11 luglio 2009

LA SPERANZA




La speranza è un essere piumato
che si posa sull'anima,
canta melodie senza parole e non finisce mai.
La brezza ne diffonde l'armonia,
e solo una tempesta violentissima
potrebbe sconcertare l'uccellino
che ha consolato tanti.

L'ho ascoltato nella terra più fredda
e sui più strani mari.
Eppure neanche nella necessità
ha chiesto mai una briciola – a me.
Emily Dickinson

lunedì 13 aprile 2009




In principio era un silenzio
profondo...


Poi, misteriosamente,
da molto lontano
si levò
una sottile brezza
e avvolse
l'orlo del mondo
in una nitida carezza.


L'uomo dischiuse gli occhi
e poi le orecchie,
procreò e si disperse
e ancora del vento
si sentivano le carezze.


Secoli su secoli
lambirono il mondo
e con sibili e sibili
il vento a loro concesse
un eterno rumore di fondo.


Fino a quando del vento
udrà la voce
l'uomo
rivolto al mare d'argento
si scoprirà frammento
di un circolo rotondo.


(Matteo Zaccherini)




martedì 7 aprile 2009






Al caldo sole primaverile
trema tra piccole luci
l'onda blu del mare.
Sulla scia di una lontana vela
si rincorrono nel terso cielo
bianchi gabbiani in volo.


Sulla morbida sabbia
trova conforto e tepore
il tuo corpo disteso al sole.
Si aprono i tuoi occhi
sull'infinita luminosa distesa
del cielo e del mare.


E' gioia nel tuo cuore.



(Maria Luisa)





domenica 22 marzo 2009

SOLE DI MARZO

Ebbra del primo fervore
barcolla una gialla farfalla.
Riposa, seduto alla finestra,
chino assonnato, un vecchio.
Nel verde di primavera, cantando,
un tempo lasciò la sua casa.
Quanta polvere delle strade
ha pettinato i suoi capelli!
E - guarda, l'albero fiorito
e le farfalle - le gialle -
paiono invecchiate appena,
sembrano ancora le stesse.
Ma i colori e i profumi
sono più fievoli e stanchi,
la luce e l'aria più fredde,
aspre al respiro, pesanti.
La primavera bruisce - leggera come le api -
dei suoi canti leggiadri.
Il cielo ocilla azzurro e bianco,
laggiù, dorata, vola la farfalla.
(Hermann Hesse)




giovedì 19 marzo 2009

19 marzo 2009: MIO PADRE




Mio padre


Nel vicolo Botticelli
c'era un grande uomo
con le mani indurite dal lavoro
e
il viso segnato dalla vita.


Amava tutto.
Tutto quello che la terra gli donava
e
portava rispetto alla natura
come ad una donna pura
Nei suoi occhi l'innocenza
di un uomo cordiale e giusto
nel suo cuore il grande amore.


Tutto per tutti era il suo disegno
nulla era suo
solo la sposa e le sue prole

Uomo serio
ma non serioso
poche parole ma con tanti,
tantissimi gesti d'amore.

Era mio padre
Lo è ancora
Nel mio cuore.


(Ambrosino Salvatore)

martedì 3 marzo 2009

piove




La pioggia è caduta tutto un giorno.
Oh, vieni tra gli alberi madidi.
Le foglie giacciono fitte sul viale
dei ricordi.
Nel viale dei ricordi sosteremo
un poco e poi ci lasceremo.

Vieni , amore, dove io possa parlarti intimamente.


James Joyce

domenica 1 marzo 2009

canto primaverile


Il vento portò da lontano
l'accenno di un canto primaverile,
chissà dove,
lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo.
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati.
Timide, cupe e profonde
piangevano le mie corde.
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.

(A.Blok.Poesia russa del'900)

sabato 3 gennaio 2009

vennero i freddi






















Vennero i freddi,
con bianchi pennacchi e azzurre spade
spopolarono le contrade.
Il riverbero dei fuochi splendé calmo nei vetri.
La luna era sugli spogli orti invernali.

Attilio Bertolucci

giovedì 18 dicembre 2008

natale




Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una cosa
posata
in un angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare


Giuseppe Ungaretti
Napoli, il 26 dicembre 1916

domenica 7 dicembre 2008

cigola la carrucola




Cigola la carrucola del pozzo
l'acqua sale alla luce e vi si fonde.
Trema un ricordo nel ricolmo secchio,
nel puro cerchio un'immagine ride.
Accosto il volto a evanescenti labbri:
si deforma il passato, si fa vecchio,
appartiene ad un altro...


Ah che già stride
la ruota, ti ridona all'atro fondo,
visione, una distanza ci divide.


Eugenio Montale